Aggiornamento giurisprudenziale

 

La  presente sezione viene aggiornata con cadenza settimanale e raccoglie le sentenze di maggior rilievo nelle materie del diritto civile, penale, amministrativo e tributario, selezionate dal Comitato Scientifico e condensate attraverso l'estrazione dei principi di diritto utili per tutti gli operatori del diritto e per gli studenti ai fini dell'approfondimento concorsuale per la stesura della prova scritta.
La consultazione della Sezione consente al concorsista di:
- rimanere aggiornato sulle tematiche di maggiore attualità giurisprudenziale;
- acquisire in maniera progressiva il modo di ragionare della giurisprudenza;
- metabolizzare e fare proprio il lessico giuridico.
Parte delle sentenze contenute nella Sezione sono accessibili solo ai corsisti.
Per consultare la versione integrale dell'aggiornamento è possibile inviare mail al seguente indirizzo :corsi@mcmiliterni.it 


SENTENZA SELEZIONATA PER LA SETTIMANA IN CORSO:

Ordinanze contingibili e urgenti e principio di precauzione

 

Cons. St., Sez. V, 6 novembre 2024, n. 8864 (est. Manzione)

 

Ricognizione:

 

L'art. 50 TUEL disciplina i poteri di ordinanza del Sindaco quale capo dell'amministrazione locale, sia in forma contingibile e urgente, sia a livello ordinario. 

I poteri di ordinanza del Sindaco quale ufficiale di governo sono, invece, disciplinati dall'art. 54 TUEL e, in linea generale, rispondono all'esigenza di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità pubblica e la sicurezza urbana.

Il potere di urgenza può essere esercitato solo in presenza di circostanze di carattere eccezionale e imprevisto, costituenti un'effettiva minaccia per gli interessi pubblici tutelati dalle norme e unicamente in presenza di un preventivo accertamento delle condizioni concrete, fondato su prove empiriche e non su mere presunzioni.

Nondimeno, le ordinanze sindacali possono essere adottate anche a fronte di un pericolo potenziale. Depone in tale senso il principio di precauzione, la cui applicazione esige l'intervento restrittivo da parte della pubblica amministrazione in presenza di un rilevante pericolo per interessi pubblici particolarmente sensibili anche in assenza di una evidenza scientifica del nesso di causalità, secondo lo standard del c.d. più probabile che non, tra la circostanza fattuale su cui si interviene e il pregiudizio che potrebbe arrecare. 

Viceversa, i presupposti per l'esercizio del potere d'urgenza non ricorrono laddove il Sindaco può far fronte alla situazione con rimedi di carattere corrente nell'esercizio ordinario dei suoi poteri. In tali ipotesi è il legislatore che ha, a monte, valutato gli effetti di una situazione data e ha individuato i rimedi avverso la sua pericolosità. Il che avviene tipicamente laddove esista un sistema punitivo comprensivo di sanzioni principali e sanzioni accessorie capaci ex se di cauterizzare l'attività pericolosa.

Dunque, il rapporto tra il potere di urgenza ed i rimedi sanzionatori (necessariamente tipici, in ossequio al principio di legalità), è di evidente alternatività, nel senso che ove operi il secondo non è possibile accedere al primo, salvo per colmare lacune di disciplina che si risolvano in motivati e circostanziati vuoti di tutela.